Quali sono le filastrocche più famose di sempre? Vi presentiamo una selezione dei componimenti che tutti, almeno una volta, hanno recitato.
Vi ricordate tutte le filastrocche della vostra infanzia? Se la risposta è affermativa, non dovete affatto stupirvi, anzi. Un po’ come le canzoni dell’artista preferito, questi componimenti entrano nella memoria e difficilmente ne escono. Vediamo quali sono le filastrocche più famose di sempre.
Le filastrocche più famose di sempre
Le filastrocche sono i primi componimenti che si imparano da bambini e difficilmente si scordano. Possono anche passare anni e anni, ma basta sentire una parola, una strofa per ricordare a memoria l’intera cantilena. Sarà merito del ritmo, degli argomenti quasi sempre leggeri o del periodo che evocano, ma restano nel cuore. Dalle gettonatissime Ambarabà Ciccì Coccò e Topolino topoletto a Girotondo dei mesi: vi presentiamo una selezione delle filastrocche più famose di sempre, con cui potete mettervi alla prova.
Ambarabà Ciccì Coccò
Ambarabà Ciccì Cocò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore.
Il dottore si ammalò
Ambarabà Ciccì Coccò
Topolino topoletto
Topolino, topoletto, zum pa pa
è caduto giù dal letto zum pa pa
e la mamma poveretta zum pa pa
gli ha tirato la scopetta; zum pa pa
corri, corri dalla nonna, zum pa pa
gli ha tirato la colonna; zum pa pa
corri, corri dal nonnino, zum pa pa
gli ha tirato dietro il vino zum pa pa
corri, corri in ospedale, zum pa pa
gli hanno detto: “Buon Natale!zum pa pa
Corri, corri in farmacia, zum pa pa
gli hanno detto: “Pussa via!” zum pa pa
Corri, corri dalla sorella, zum pa pa
gli ha tirato la scodella zum pa pa.
Alla larga alla stretta
Alla larga alla stretta
c’è Pinocchio in bicicletta.
Alalì alalà e pinocchio se ne va.
Se ne va per la montagna
a cercare la castagna,
la castagna non c’è più
e Pinocchio cade giù.
Filastrocca del pulcino
Lunedì chiuso chiusino
Martedì bucò l’ovino
Sgusciò fuori mercoledì
Pio, pio, pio di giovedì
Venerdì un volettino,
beccò sabato un granino.
La domenica mattina
aveva già la sua crestina.
Girotondo dei mesi
Girotondo sul nevaio,
con gennaio e con febbraio
e per marzo pazzerello
girotondo con l’ombrello.
Girotondo al campanile
con la Pasqua dell’aprile
e per maggio ciliegino
girotondo col cestino.
Giugno ai campi, luglio al mare
girotondo da sudare.
Fugge ai monti agosto in fretta
girotondo sulla vetta.
Con settembre ottobre vola
girotondo per la scuola
e novembre, ecco, è già qui
girotondo con gli sci.
Poi, vestito di Natale,
fa dicembre il gran finale
e saluta capodanno
girotondo tutto l’anno.
Arri arri cavallino
Arri arri cavallino
per la strada del mulino.
Il mulino è rovinato,
il mugnaio s’è legato;
s’è legato alla catena,
la sua moglie fa la cena;
fa la cena per bambino:
arri arri cavallino.
Filastrocca dell’orologio
L’orologio del mattino
dice ai bimbi: “Fate presto,
indossate il grembiulino
che a scuola già si va
Ticche ticche ticche ta”
L’orologio a mezzogiorno
dice ai bimbi: “Fate presto
indossate il bavaglino
che la pappa è pronta già
Ticche ticche ticche ta”
L’orologio della sera
dice ai bimbi: “Fate presto
indossate il pigiamino
che la nanna già si fa
Ticche ticche ticche ta”.
Filastrocca della cacca
Sotto il ponte di Baracca,
c’è Pierino che fa la cacca,
la fa dura, dura, dura,
il dottore la misura
la misura è trentatre,
uno, due e tre!
Stella stellina
Stella stellina,
la notte si avvicina,
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla,
la mucca e il vitello,
la pecora e l’agnello,
la chioccia con i pulcini,
la mamma coi bambini:
ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.
Piove Piove
Piove! Piove! La gatta non si muove
dorme dentro la sua culla
si accende la candela e si dice: “Buona sera!”
si accende il lumicino e si dice: “Buon mattino!”
La bella lavanderina
La bella lavanderina
che lava i fazzoletti
per i poveretti della città.
Fai un salto!
Fanne un altro!
Fai la riverenza!
Fai la penitenza!
Guarda in su
Guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu!